Penalizzazione dopo l’esonero: incubo retrocessione e club avvisato. Il rischio è altissimo dopo il ribaltone in panchina. La sentenza
L’esonero costa carissimo. Non solo sotto l’aspetto economico, ma anche e soprattutto, collegato a questo, potrebbe costare carissimo sotto l’aspetto della classifica e dei punti. Insomma, se uno voleva aggiustare le cose, si potrebbe ritrovare con una penalizzazione in classifica.
Sappiamo benissimo che il Manchester United ha licenziato all’inizio di questa settimana ten Hag: il tecnico olandese paga un avvio di stagione deficitario ma non solo: anche negli anni scorsi non è che il Manchester United abbia brillato per gioco e prestazioni e questo ha portato all’addio anticipato. Ieri in panchina, nella sfida di Carabao Cup, si è seduto Van Nistelrooy, ex attaccante dei Red Devils e del Real Madrid. Ma i rossi di Manchester una scelta per il futuro l’hanno già fatta: hanno deciso di pagare la clausola di Amorim dello Sporting, dieci milioni di euro, e quindi il tecnico portoghese si potrebbe già sedere sulla panchina inglese nel prossimo fine settimane, quando ci sarà lo scontro contro il Chelsea di Enzo Maresca.
Penalizzazione dopo l’esonero: rischio United
C’è un però che è da tenere in forte considerazione: secondo le informazioni che sono state riportate da FootballInsider infatti, tra esonero di ten Hag e le spese da pagare anche al suo staff, e l’arrivo di Amorim, lo United dovrebbe sganciare circa 50 milioni di sterline. E cosa significa? Significa che andrebbe assai vicino a quelli che sono i paletti del Fair Play Finanziario in Inghilterra che come sappiamo l’anno scorso ha fatto diverse “vittime” con molte penalizzazioni.
E rischierebbe la penalizzazione – oltre ad una bella multa – anche il Manchester United secondo il sito citato prima. Quindi non solo i soldi da investire per cercare di dare un cambio e una svolta alla stagione, ma anche il rischio di doversi trovare ulteriormente a rincorrere. Incredibile.